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In questo romanzo, ambientato negli anni Venti, si delinea il ritratto di un uomo di mezza età, imprigionato dal conformismo. Babbitt (1922) è il ritratto dell’americano medio con i suoi mutevoli umori, il suo conformismo, la sua noia, i suoi vani tentativi di evasione. Agente immobiliare, imbevuto di ogni mediocrità borghese, un po’ alla volta inizia a uscire dalla monotona vita che conduce, una vita tutta al servizio degli affari e dell’efficienza, tutta chiesa presbiteriana e famiglia per vivere strane avventure.
| Per George F. Babbitt, come per la maggior parte dei cittadini benestanti di Zenith, l’automobile era poesia e dramma, amore ed eroismo. L’ufficio era la sua nave corsara, ma l’auto, l’auto era il suo strumento per la pericolosa ricognizione sulla terraferma. | s. l.
TRADUZIONE: Livio Crescenzi
PAGINE: 472
Esaurito