18.00 €
“In tutto il territorio nazionale sono sempre più diffusi programmi di restauro e di valorizzazione del patrimonio architettonico, ed in particolare di quello monumentale storico. Di conseguenza il rilievo ha assunto una diffusione e uno status sconosciuti in precedenza. Nei decenni passati, infatti, la sua pratica fu limitata ai casi più significativi, spesso legata alla presenza di restauratori con particolari sensibilità e cultura, e quindi marcata da individualità delle metodologie, discontinuità delle operazioni, persino da incertezze nei criteri adottati. Oggi invece il rilievo è divenuto, ormai quasi ovunque, una prassi corrente e sistematica, anche se spesso compiuta in condizioni di urgenza, per fini immediati ed in vista di esigenze particolari e contingenti. Esiste quindi il rischio che un’operazione così complessa in termini organizzativi, strumentali e quindi anche economici, finisca per non fornire materiali coerenti e soprattutto riutilizzabili in un arco di tempo sufficientemente lungo e per finalità realizzative diverse. Per ovviare a ciò sarebbe importante sistematizzare i procedimenti del rilievo in funzione di specifiche tipologie di manufatti, in ragione della loro complessità formale e dimensionale, definire i criteri da seguire nel rilievo stesso (ivi compreso l’impiego delle nuove tecniche legate a strumentazioni in continua evoluzione) e nella restituzione info-grafica (in modo particolare in relazione alle potenzialità dei sempre più numerosi software capaci di creare modelli informatici), stabilire i limiti di errore accettabili e quindi le tolleranze ammesse nelle misure acquisite, in funzione delle dimensioni degli oggetti e così via.
Il presente studio costituisce un tentativo di analizzare esaustivamente le problematiche del rilievo e della conseguente restituzione grafica, in particolare in riferimento a monumenti architettonici di grande complessità formale (che costituiscono l’eredità naturale di una storia e civiltà bimillenaria, e che sono pertanto diffusi nella maggior parte delle città italiane) e insieme le tecniche più idonee per affrontarle”
PRESENTAZIONE
Paolo Giandebiaggi
L’AUTORE
Andrea Zerbi
Nato a Parma nel 1967, si laurea in Architettura presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1993; nel 2000 consegue il titolo di “Dottore di Ricerca” in Disegno e Rilievo del Patrimonio Edilizio; dal 2001 al 2005 è titolare di un Assegno per la collaborazione ad attività di Ricerca presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma; dal 2002 al 2006 è professore a contratto dell’insegnamento Laboratorio del Disegno presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano; dal 2003 è professore a contratto dell’insegnamento di Disegno dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Dal 2006 è ricercatore universitario presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Si occupa prevalentemente di rilievo, rappresentazione e modellazione dell’architettura storico-monumentale, ed è autore di numerosi saggi sul tema del rilievo dell’architettura e della rappresentazione digitale della stessa, presentati in convegni internazionali presso le università italiane ed estere (Il rapporto tra natura ed edifici battesimali: i disegni del battistero di Parma – Disegno automatico: riflessioni sulle tecniche informatiche di rappresentazione grafica alla scala dell’edificio e del particolare architettonico – Il mutevole disegno della città: i luoghi del governo).
“In tutto il territorio nazionale sono sempre più diffusi programmi di restauro e di valorizzazione del patrimonio architettonico, ed in particolare di quello monumentale storico. Di conseguenza il rilievo ha assunto una diffusione e uno status sconosciuti in precedenza. Nei decenni passati, infatti, la sua pratica fu limitata ai casi più significativi, spesso legata alla presenza di restauratori con particolari sensibilità e cultura, e quindi marcata da individualità delle metodologie, discontinuità delle operazioni, persino da incertezze nei criteri adottati. Oggi invece il rilievo è divenuto, ormai quasi ovunque, una prassi corrente e sistematica, anche se spesso compiuta in condizioni di urgenza, per fini immediati ed in vista di esigenze particolari e contingenti. Esiste quindi il rischio che un’operazione così complessa in termini organizzativi, strumentali e quindi anche economici, finisca per non fornire materiali coerenti e soprattutto riutilizzabili in un arco di tempo sufficientemente lungo e per finalità realizzative diverse. Per ovviare a ciò sarebbe importante sistematizzare i procedimenti del rilievo in funzione di specifiche tipologie di manufatti, in ragione della loro complessità formale e dimensionale, definire i criteri da seguire nel rilievo stesso (ivi compreso l’impiego delle nuove tecniche legate a strumentazioni in continua evoluzione) e nella restituzione info-grafica (in modo particolare in relazione alle potenzialità dei sempre più numerosi software capaci di creare modelli informatici), stabilire i limiti di errore accettabili e quindi le tolleranze ammesse nelle misure acquisite, in funzione delle dimensioni degli oggetti e così via.
Il presente studio costituisce un tentativo di analizzare esaustivamente le problematiche del rilievo e della conseguente restituzione grafica, in particolare in riferimento a monumenti architettonici di grande complessità formale (che costituiscono l’eredità naturale di una storia e civiltà bimillenaria, e che sono pertanto diffusi nella maggior parte delle città italiane) e insieme le tecniche più idonee per affrontarle”
PRESENTAZIONE
Paolo Giandebiaggi
L’AUTORE
Andrea Zerbi
Nato a Parma nel 1967, si laurea in Architettura presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano nel 1993; nel 2000 consegue il titolo di “Dottore di Ricerca” in Disegno e Rilievo del Patrimonio Edilizio; dal 2001 al 2005 è titolare di un Assegno per la collaborazione ad attività di Ricerca presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Parma; dal 2002 al 2006 è professore a contratto dell’insegnamento Laboratorio del Disegno presso la Facoltà del Design del Politecnico di Milano; dal 2003 è professore a contratto dell’insegnamento di Disegno dell’Architettura presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Dal 2006 è ricercatore universitario presso la Facoltà di Architettura dell’Università degli Studi di Parma. Si occupa prevalentemente di rilievo, rappresentazione e modellazione dell’architettura storico-monumentale, ed è autore di numerosi saggi sul tema del rilievo dell’architettura e della rappresentazione digitale della stessa, presentati in convegni internazionali presso le università italiane ed estere (Il rapporto tra natura ed edifici battesimali: i disegni del battistero di Parma – Disegno automatico: riflessioni sulle tecniche informatiche di rappresentazione grafica alla scala dell’edificio e del particolare architettonico – Il mutevole disegno della città: i luoghi del governo).