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Diciannove racconti che ci riportano agli anni del proibizionismo americano: le partite a carte negli speakeasy, la Broadway del vaudeville, le corse di cavalli e le cronache sportive. I personaggi di Runyon sono giocatori d’azzardo, allibratori, scommettitori, usurai, aspiranti uomini in carriera, attrici e ballerine. In breve gangster e bambole, i protagonisti di un’epoca narrata dall’autore in presa diretta, con occhio attento, per restituirci una cronaca nitida e pulita, che ha ancora molto da dirci sul mondo di oggi. In America dicono che per scrivere ci vuole orecchio, Runyon aveva davvero l’orecchio fino.
| Poi stiamo lì insieme in piedi, parlando dell’alba meravigliosa, e di una cosa e l’altra, e di come vorremmo avere dei lavori che ci fanno godere di più la luce del giorno, anche se io di mio non ho nessun lavoro, tanto per cominciare, e se c’è una cosa che odio e disprezzo è la luce del giorno, ed è probabile che questo valga anche per Ambrose. | D. R.
TRADUZIONE DI: Silvia Lumaca
PAGINE: 316