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I diari presentati in questo volume sono relativi in parte agli anni giovanili che precedono l’esordio di romanziera di Woolf, in parte all’ultima fase della sua vita e della sua produzione letteraria, e come tali rispecchiano le diverse vicissitudini artistiche e personali. Ciò che conta per Virginia Woolf non è tanto descrivere il monumento imperdibile segnalato dalla Baedeker, sebbene la scrittrice si soffermi sulla cattedrale di Chartres e altri siti turistici importanti e visiti assiduamente le case e le tombe dei grandi scrittori del passato. Il suo obiettivo è piuttosto trasferire intatte sulla pagina l’atmosfera dei luoghi e le sensazioni ricavate durante gli incontri con gli abitanti del posto e gli altri viaggiatori. Ciò che emerge è dunque il racconto di un luogo, sì, ma rarefatto, sintetizzato, distillato dalla spiccata sensibilità della scrittrice e restituito a noi lettori come una perla rara.
| Era ormai sera, la fioritura sulle colline emanava bagliori purpurei e il mare offriva il suo cuore più segreto alla luce; era un cuore del blu più profondo. Di fronte a noi c’era uno scudo di colline, ripide e inattese e incessanti, come se la terra non avesse niente di meglio da fare che dare alla luce monticelli impazienti. | V. W.
TRADUZIONE: Francesca Cosi e Alessandra Repossi
PAGINE: 288