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In questi brevi saggi tratti dalla raccolta Idle Ideas in 1905 (1905), ancora una volta Jerome K. Jerome colpisce per il suo umorismo e la sua arguzia. I suoi testi ci parlano di letteratura ed editoria, di autori a lui contemporanei e non, di musica, di arte e, lungo un percorso tracciato da una sottile vena comica, ci invitano anche a riflettere sull’ingiustizia e l’ipocrisia della società.
La voce di Jerome è come quella di un saggio e simpatico zio, che ci invita a sederci con lui davanti al camino e ad aprire gli occhi sulla realtà, che è sempre più comica di quanto siamo disposti ad ammettere.
| In gioventù, nel pieno delle forze, eravamo felici e spensierati: insieme a Ulisse e ai suoi compagni accoglievamo con la stessa allegria il sole splendente e i tuoni; un sangue vivo scorreva nelle nostre vene, e ridevamo raccontandoci storie, pieni di forza e di speranza. Ora rimaniamo seduti come uomini anziani, a cercare volti tra le fiamme del camino; e le storie che amiamo ascoltare sono tristi, come le storie che noi stessi abbiamo vissuto. | J.K.J.
TRADUZIONE: Chiara Voltini
PAGINE: 96