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E perché due e non uno? Il conflitto fra padre e figlio in una delle più antiche casate veneziane affascina in primo luogo Gorge Gordon, Lord Byron e sulla sua tragedia si modella il libretto di Piave per una delle prime opere di Verdi, ma il conflitto ha anche un carattere squisitamente politico, soprattutto all’interno del vecchio doge Francesco. Come in realtà si siano svolte le cose nella storia, quali echi e riflessi ebbero queste figure nell’arte figurativa del primo Quattrocento, come poi la loro interpretazione byroniana si riversò nella pittura contemporanea a Verdi, quale fu l’intervento della censura a Roma dove ebbe luogo la prima rappresentazione – sono queste le domande alle quali offrono una risposta gli autori dei testi che formano questo volume.
Il volume contiene saggi di:
Pierluigi Petrobelli, Quasi una introduzione; Gino Benzoni, Tra realtà e invenzione: “I due Foscari”; Giorgio Tagliaferro, I Foscari nell’arte a loro contemporanea; Barbara Arnett-Giorgio Melchiori, Lord Byron e “I due Foscari”; Fernando Mazzocca, Pittura storica e melodramma: i dipinti di Francesco Hayez su “I due Foscari”; Andreas Giger, La censura verdiana a Roma a metà dell’Ottocento; Marcello Conati, “Bel dramma, bellissimo, arcibellissimo!”; David Rosen, “I due Foscari”: un’opera problematica da un dramma problematico; Olga Jesurun, Da Venier a Balò: lo spazio scenico de “I due Foscari” in due secoli di scenografia.
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