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Evangelos Arness, un uomo di mezza età, conduce una doppia vita: con lo pseudonimo di Evans Arness è un giornalista intransigente che lancia critiche severe alla società, mentre col nome di Eddie Anderson lavora in una grossa agenzia pubblicitaria e mentendo con slogan commerciali garantisce un tenore di vita decisamente borghese alla sua famiglia. Questo “compromesso” sembra funzionare a meraviglia, finché l'incontro con la giovane Gwen lo costringe a uscire da schemi e ipocrisie per guardarsi finalmente allo specchio: tra piccole tragedie domestiche, sbronze colossali, provocazioni e gesti liberatori, Evangelos/Evans/Eddie decide di gettare tutto all'aria, per provare a ricominciare a vivere.
Pubblicato nel 1967, Il compromesso anticipa con grande lucidità la rivolta contro quei valori della media borghesia contestati poi negli anni '70, intuendo la sorte del sogno americano, ormai ridotto a incubo in technicolor.
| Per esser più precisi, non avevo nessun bisogno di case, di giardini, di piscine, di un ufficio, di una segretaria, di un telefono interno, di tre macchine e di un milione di dischi e di libri. Non avevo bisogno di altri vestiti. Nello stato d'animo in cui ero quella notte, non avevo neanche bisogno di mangiare. Potevo nutrirmi di aria umida e di visioni notturne. Mi sentivo il corpo più leggero, più sottile, più duttile e tutto sommato invincibile. | E.K.
TRADUZIONE: Ettore Capriolo
PAGINE: 544