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Una serie di coincidenze hanno portato un giovane scrittore in Galizia, la terra delle croci e dei crocicchi, come se avesse ascoltato il richiamo di un’entità che da secoli sorveglia i passaggi dal visibile all’invisibile, dalla morte alla vita, dal vuoto allo scritto. La sua presenza lo irretisce. Tra parole e pietre, incontri e segnali lungo la via, l’autore prova a orientarsi. Vincitore del premio Calvino, in questo diario Pier Franco Brandimarte riflette su come la scrittura ci conduca a un radicale processo di metamorfosi, alla continua ricerca di noi stessi.
| La luna piena ha centrato la finestrola a molla del bagno. Il grosso del lavoro creativo è trovare il modo di farsi da parte, togliersi di mezzo così che gli ostacoli all’espressione possano essere rimossi. Farsi conduttore come un tubo. | P. F. B.
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