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A New York per motivi di lavoro proprio nel giorno di Natale, il colonnello Austin Crockett scrive alla moglie sostenendo che, tra tutte le occasioni, in cui si è trovato da solo, niente è più tragico del rimanere soli, in una grande città, durante il Natale. E così decide di fare qualcosa. Un Natale cooperativo, per l’appunto. Per cui affitta il Madison Square Garden, spende dodicimila dollari offrendo una gigantesca festa completa di cibo, regali, musica. Il secondo racconto, I regali di Natale di Mrs Budlong è dedicato al giorno dopo: la peggiore mattina che vi sia al mondo. La casa stessa soffre del mal di testa che segue a una baldoria prolungata. E rimorsi a non finire: rimorsi per i regali che uno ha fatto, e che non ha fatto e non ha ricevuto.
| Quando finalmente sono andato a letto, ormai s’era fatto giorno, ma sapessi come mi sono sentito scoppiare di felicità. Mi sono rannicchiato sotto le coperte, come facevo, da bambino, quando mi svegliavo prestissimo la mattina di Natale, e faceva ancora freddo. | r.h.
A CURA DI: Livio Crescenzi
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