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Il disegno è un insieme di segni riconoscibili in una unità; esso genera una particolare forma di espressione il cui principale elemento è costituito dal segno grafico. Esso può assumere forme, caratteristiche e valori diversi a seconda dei suoi molteplici significati: espressione artistica e formale, rappresentazione di oggetti reali o meno, comunicazione di messaggi con alfabeti simbolici (icone o segnali riconoscibili) decorazione. Ma esso può essere anche strumento di indagine, spiegazione visiva, ideazione formale, progetto di una realtà diversa. L’uso della parola disegno con altre accezioni nel linguaggio sottolinea il significato aperto del termine come concetto generale, schema e il suo rapporto figurato con la definizione di opere forme e progetti di tipo diverso.
A cosa serve
le funzioni del disegno sono legate alle sue manifestazioni ed esso può assumere ruoli e forme diverse in rapporto alla sua destinazione: la riconoscibilità dei segni consente al disegno di essere usato come linguaggio per comunicare informazioni di tipo diverso, dall’alfabeto alla comunicazione convenzionale del disegno tecnico.
un linguaggio per immagini è quello che ci permette meglio di rappresentare la forma e l’aspetto di oggetti e situazioni che non esistono e di fissare i processi mentali di studio delle forme geometriche, quindi il disegno manifesta un rapporto particolare con le arti formali, come l’architettura.
per l’architetto il disegno assume il ruolo particolare di strumento e oggetto al tempo stesso: strumento di studio (indagine e ragionamento) nelle forme esistenti, ma anche creazione, spiegazione e oggetto intermedio per la realizzazione del progetto, e ancora percezione della forma costruita che si manifesta come un un sieme di segni spaziali.
per questo il disegno costituisce una materia formativa propedeutica all’architettura, arte formale che si esprime e si rappresenta attraverso il disegno. Quest’ultimo non è la sua sola rappresentazione, che può essere espressa anche con altre forme come plastici, fotografie e animazioni.
Saper disegnare
il disegno è il principale linguaggio dell’architettura, lo strumento necessario per lo studio e la realizzazione delle forme, a base di altre tecniche di rappresentazione dell’architettura (plastici e animazioni).
saper disegnare è necessario per l’architetto per seguire le proprie idee, per verificarle, comunicarle. Il disegno come arte è un dono che può essere coltivato, ma tutti possono disegnare come parlare o scrivere, imparando ad usare la mano come la lingua e la testa. Infatti il disegno dell’architetto è al tempo stesso manualità e ragionamento e il suo apprendimento è questione di metodo e di addestramento all’uso delle tecniche di rappresentazione ritenute più congeniali all’espressione dei suoi contenuti.
L’AUTORE
Michela Rossi
Laureata con lode in Architettura a Firenze, è dottore di ricerca in Rilievo e rappresentazione del costruito. Ha svolto attività didattica e di ricerca nell’ambito delle discipline della rappresentazione presso le Università di Firenze e Parma, dove presta servizio alla Facoltà di Architettura come professore associato. Studia il rapporto tra il costruito e l’ambiente nella caratterizzazione formale dell’architettura e del paesaggio, con la ricerca di elementi invarianti del disegno. Ha pubblicato saggi, relazioni e articoli su riviste specializzate.
Il disegno è un insieme di segni riconoscibili in una unità; esso genera una particolare forma di espressione il cui principale elemento è costituito dal segno grafico. Esso può assumere forme, caratteristiche e valori diversi a seconda dei suoi molteplici significati: espressione artistica e formale, rappresentazione di oggetti reali o meno, comunicazione di messaggi con alfabeti simbolici (icone o segnali riconoscibili) decorazione. Ma esso può essere anche strumento di indagine, spiegazione visiva, ideazione formale, progetto di una realtà diversa. L’uso della parola disegno con altre accezioni nel linguaggio sottolinea il significato aperto del termine come concetto generale, schema e il suo rapporto figurato con la definizione di opere forme e progetti di tipo diverso.
A cosa serve
le funzioni del disegno sono legate alle sue manifestazioni ed esso può assumere ruoli e forme diverse in rapporto alla sua destinazione: la riconoscibilità dei segni consente al disegno di essere usato come linguaggio per comunicare informazioni di tipo diverso, dall’alfabeto alla comunicazione convenzionale del disegno tecnico.
un linguaggio per immagini è quello che ci permette meglio di rappresentare la forma e l’aspetto di oggetti e situazioni che non esistono e di fissare i processi mentali di studio delle forme geometriche, quindi il disegno manifesta un rapporto particolare con le arti formali, come l’architettura.
per l’architetto il disegno assume il ruolo particolare di strumento e oggetto al tempo stesso: strumento di studio (indagine e ragionamento) nelle forme esistenti, ma anche creazione, spiegazione e oggetto intermedio per la realizzazione del progetto, e ancora percezione della forma costruita che si manifesta come un un sieme di segni spaziali.
per questo il disegno costituisce una materia formativa propedeutica all’architettura, arte formale che si esprime e si rappresenta attraverso il disegno. Quest’ultimo non è la sua sola rappresentazione, che può essere espressa anche con altre forme come plastici, fotografie e animazioni.
Saper disegnare
il disegno è il principale linguaggio dell’architettura, lo strumento necessario per lo studio e la realizzazione delle forme, a base di altre tecniche di rappresentazione dell’architettura (plastici e animazioni).
saper disegnare è necessario per l’architetto per seguire le proprie idee, per verificarle, comunicarle. Il disegno come arte è un dono che può essere coltivato, ma tutti possono disegnare come parlare o scrivere, imparando ad usare la mano come la lingua e la testa. Infatti il disegno dell’architetto è al tempo stesso manualità e ragionamento e il suo apprendimento è questione di metodo e di addestramento all’uso delle tecniche di rappresentazione ritenute più congeniali all’espressione dei suoi contenuti.
L’AUTORE
Michela Rossi
Laureata con lode in Architettura a Firenze, è dottore di ricerca in Rilievo e rappresentazione del costruito. Ha svolto attività didattica e di ricerca nell’ambito delle discipline della rappresentazione presso le Università di Firenze e Parma, dove presta servizio alla Facoltà di Architettura come professore associato. Studia il rapporto tra il costruito e l’ambiente nella caratterizzazione formale dell’architettura e del paesaggio, con la ricerca di elementi invarianti del disegno. Ha pubblicato saggi, relazioni e articoli su riviste specializzate.