8.90 €
I sentimenti che suscita la catastrofe sembrano eterni. Nel 1755 Voltaire mise a nudo il terrore per la Natura maligna e la nostra incapacità di contrastarlo. I terremoti hanno una lunga storia scandita da date fatali e nomi di città distrutte e numeri di vittime. Ma dal punto di vista umano, dei riflessi emotivi e psicologici he l’evento suscita in noi, sembra al contrario che sia sempre lo stesso interminabile terremoto a ricordare all’uomo di non fidarsi toppo della vita, e che quella che consideriamo la nostra Terra, dove costruiamo case e ponti, campanili e ospedali, dovremmo considerarla come la groppa di un animale che a volte, chissà perché, si scrolla di dosso qualcosa.
| Come concepire un Dio che prima profonde ogni bene ai figli che ama e poi riversa su di loro i mali a piene mani? Un Dio è venuto tra di noi a consolare la nostra razza afflitta; ha visitato la terra e non l’ha cambiata. E mentre stiamo qui a ragionare le folgori che si sprigionano dalle viscere della terra fagocitano, inghiottono Lisbona. | V.
CON UNA LETTERA DI: Jean-Jacques Rousseau
TRADUZIONE: Livio Crescenzi