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Dopo anni caratterizzati dalla scarsa documentazione disponibile e da vecchi testi che continuavano a essere riproposti, di recente sono apparsi nuovi studi riferiti ai reparti militari e agli equipaggiamenti italiani del periodo della seconda guerra mondiale, studi a volte estesi alle epoche subito precedenti e successive. Tra le nuove pubblicazioni, la Mattioli 1885 ha proposto due scritti di Paolo Crippa, a coronamento dei quali eccone adesso un terzo, con coautore Luigi Manes.
Il tema sviluppato è chiarito dal titolo, l’impiego terrestre delle truppe italiane a fianco degli angloamericani nel corso della difficile campagna affrontata sul territorio nazionale tra il 1943 e il 1945. Dal Primo Raggruppamento Motorizzato si passò al Corpo Italiano di Liberazione e infine ai Gruppi di Combattimento, alle Divisioni Ausiliarie e a molte formazioni di supporto. Tutto ciò in mezzo a enormi difficoltà diffidenza, tattiche da aggiornare, materiali spesso inadeguati, sanguinosi combattimenti contro i tedeschi, sino ad arrivare alla vittoriosa offensiva finale.
Un capitolo tratta dei partigiani inquadrati – ufficialmente ma a volte solo ufficiosamente – nelle unità de XV Gruppo di Armate alleato, presso le quali svolsero un prezioso lavoro, anche se non sempre apprezzato. Una parte di questi partigiani confluì poi nei Gruppi d Combattimento, mentre altri rimasero autonomi.
Se in passato non è stato facile ricostruire le vicende dei veicoli corazzati della Repubblica Sociale Italiana, ancor più difficile è farlo con quelli – invero pochissimi – impiegati dalle truppe cobelligeranti o almeno previsti per potenziarle. Più diffusi furono i reparti di artiglieria, anche ferroviaria, utilizzati in loro appoggio; questi e altri equipaggiamenti trovano spazio nella pubblicazione, in modo da permettere al lettore un’ampia conoscenza in merito a cosa, di produzione nazionale o fornitura alleata, fosse in dotazione a queste truppe.
Completano il libro una parte uniformologica e una dedicata alla colorazione dei veicoli utilizzati, sezioni utili in particolare ai modellisti.
Un complimento quindi ai due autori per le ricerche svolte e all’editore per aver dato loro la possibilità di esporle in un’unica opera.
Daniele Guglielmi
PAGINE: 138