20.00 €
L’autobiografia di un bevitore: dal rifiuto dell’alcol all’impossibilità di vivere senza. In John Barleycorn, pubblicato nel 1913, Jack London racconta l’amore e il disprezzo per un subdolo compagno che lo accompagnerà per tutta la vita, facendo a pezzi per la prima volta la sua immagine di duro di bell’aspetto, di eroe energico e intrepido che è stato ovunque e ha visto tutto.
Al vertice della sua scrittura ecco un autoritratto che riesce a incidere profondamente, come la lama di un bisturi, attraverso la scorza dura dell’autostima.
La traduzione è di Davide Sapienza, esperto e cultore dell’opera londoniana.
| Il liquore si impadronì di me e i discorsi di Scotty e del fiociniere si riversavano nella piccola cabina dell’Idler entrandomi nel cervello come potenti raffiche di un libero vento selvaggio. Stavo già vivendo gli anni a venire con la mia immaginazione, cullato dal glorioso universo folle e selvaggio di infinite avventure. | J. L.
TRADUZIONE E PREFAZIONE: Davide Sapienza
PAGINE: 224