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Questo libro permette al lettore di cogliere in modo suggestivo e non univoco le ragioni e le passioni della scienza e della morale, documentando, con un approccio chiarissimo, i miraggi, le paure, il bisogno di certezze che l’uomo contemporaneo vuole per sé, la sua terra ed il futuro comune.
Il volume raccoglie quell’interessante esperienza, rilanciando questioni più che mai attuali:
• la coesistenza ed il conflitto tra passione e ragione nel soggetto morale
• il tempo che genera e divora i suoi figli
• la passione per la verità scientifica che, se priva di controllo morale, è foriera di distruzione
• la natura che feconda e distrugge.
| Abbiamo forse il diritto di contrapporci alla saggezza evolutiva di milioni di anni per soddisfare l’ambizione e la curiosità di alcuni scienziati? Una risposta possibile è che non si tratta di contrapposizione né di ambizione ma di coraggio intellettuale, quello stesso coraggio che Aristotele definisce così, quando afferma […] “la paura non si addice al filosofo, gli si addice il coraggio intellettuale che è a mezzo tra la pusillanimità e la temerarietà. |
INTERVENTI: C. Rugarli, G. Piaia, E. I. Rambaldi, L. Ruggiu, G. Miranda, G. C. Mancini, G. Federspil, R. Vettor, R. De Franco, D. Neri, W. Shea, F. De Natale, F. Sala, A. D’alessandro