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In questa raccolta di racconti, diventata ormai un classico, Dybek trasforma l’impassibile atmosfera del paesaggio di Chicago in un mondo surreale e ultraterreno. La collezione di tappi di bottiglia di un bambino diventa la lapide di un cimitero. La morte inspiegabile di un modesto esterno destro lo rende improvvisamente un martire del baseball. Le melodie di Chopin che fluttuano lungo i pozzi di ventilazione di un caseggiato si trasformano in un misterioso inno alla perdita. Nella sua combinazione di semplici dettagli e strazianti voci familiari, con grandi balzi di immaginazione, La costa di Chicago è un capolavoro, scritto da uno dei più grandi autori americani contemporanei, fin qui mai tradotto in italiano.
| Era la notte dei quadri di Hopper; il locale illuminava quell’angolo buio di città con una luce spoglia che non sembrava nemmeno capace di illuminare se stessa. Tre clienti stavano seduti al bancone come se attendessero, non che qualcosa cominciasse, ma che finisse, e io sapevo con quanto poco sforzo avrei potuto aprire gli occhi e trovarmi lì con loro ad aspettare. | S. D.
TRADUZIONE DI: Silvia Lumaca
PAGINE: 168