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Il fascino che il Natale esercitò su Dickens riguardava molti piani emotivi, compresa una profonda e struggente nostalgia della sua idilliaca infanzia. Nel settimanale fondato dallo stesso Dickens, Household Words, egli contribuì con le pagine qui pubblicate, estremamente personali, più o meno autobiografiche e inaspettatamente commoventi.
Ma non ci si attenda una visione patinata del Natale: si passa qui dai terrori dei bambini di fronte ai giocattoli alla Storia di Nessuno che mette lucidamente a fuoco il tema drammatico della lotta di classe.Dickens si sforza di scavare in modo più profondo il concetto di umanità, denunciando la disumanizzazione, lo sfruttamento e lo stato d’abbandono di tutti noi da parte della società.
| Per prima cosa mi vengono in mente i giocattoli. Lassù, tra le rosse bacche del verde agrifoglio, c’era quel pupazzo che spinto giù rotolava fino a rialzarsi, bello dritto, e mi fissava con i suoi occhioni sporgenti… e allora io scoppiavo a ridere, sebbene dentro di me ne fossi sempre un po’ spaventato. | C.D.
TRADUZIONE: Boz
PAGINE: 108