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IL BILANCIO (NON ANCORA CHIARITO) DI UN’IMMANE TRAGEDIA
Un libro sulla Campagna e la Ritirata di Russia potrebbe oggi risultare un’impresa pressoché impossibile, se non inutile. Per prima cosa, perché ormai è stato scritto tutto quanto si poteva dire, senza contare che la maggior parte dei testimoni oculari di quelle crude vicende, fosse solo per ragioni anagrafiche, purtroppo non c’è più.
E per seconda cosa perché certi aspetti ideologici e certi interessi di fazioni politiche sono ancora tenacemente superstiti. Nella prefazione del libro L’odissea dell’ARMIR, il generale degli alpini Giuliano Ferrari riconosce però a Mario Bussoni di avere saputo muoversi sullo stretto crinale dell’imparzialità di giudizio.
E aggiunge inoltre che l’autore si è fatto schermo delle fonti di un’imponente bibliografia, dalla quale ha estratto, con ammirevole coerenza di opinione, tutti gli eventi sino ad oggi documentati e la narrazione delle emozioni dei protagonisti.
Ecco allora in L’odissea dell’ARMIR un lucido riepilogo di ogni aspetto di cosa è successo realmente laggiù, concatenato in un filo logico coerente e scorrevole.
Un’opera unica, dunque, per porre definitivamente la parola fine a uno degli eventi più tragici della storia italiana.
« COME, PERCHÉ E PER COLPA DI CHI, UN’INTERA ARMATA È STATA SPEDITA AL MACELLO, MALE ARMATA E PEGGIO EQUIPAGGIATA, A COMBATTERE UNA GUERRA INUTILE »
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