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Ben pochi sanno che mt considerava Jeanne d’Arc non solo il suo lavoro più importante, ma anche il migliore. Passò dodici anni a condurre ricerche storiche, e trascorse molti mesi in Francia svolgendo un enorme lavoro d’archivio, quindi fece parecchi tentativi finché sentì d’avere finalmente tra le mani la storia che desiderava raccontare. Giunse a trarre le proprie conclusioni riguardo al posto occupato da Jeanne d’Arc nella storia soltanto dopo aver studiato nei dettagli i resoconti redatti a entrambe le parti in causa, i francesi e gli inglesi. L’opera, uscita a puntate nel 1895, fu spacciata, all’inizio, come una ‘traduzione’ in inglese moderno dei ricordi personali di Jeanne d’Arc del Sieur Louis de Conte eseguita da un certo Jean-François Alden… Facile immaginare poi la sorpresa quando si scoprì che il vero autore era quel gran scettico dichiarato di Mark Twain.
| Ecco che si stava finalmente realizzando la parte iniziale del grande sogno di Jeanne. Era la prima volta che tutti noi ragazzi vedevamo un esercito, e ai nostri occhi quello spettacolo apparve maestoso e imponente. Era una vista che faceva davvero palpitare il cuore, quella colonna interminabile, che si estendeva in lontananza a perdita d’occhio, e curvava di qua e di là lungo il percorso tortuoso. | M. T.
TRADUZINE DI Livio Crescenzi
PAGINE: 532