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In queste pagine autobiografiche pubblicate in origine come parte finale dell’opera autobiografica I wonder as I wander, il poeta statunitense rievoca il periodo della guerra civile spagnola, i luoghi che furono gli stessi di Hemingway (che qui incontra, così come Malraux e Neruda e molti altri). Sono i ricordi di una Madrid stretta dall’assedio, provata dalla fame, ma ancora viva e vitale, i ricordi di una Spagna dal grande cuore ferito e pulsante. Hughes studia le ragioni della guerra, guarda alle forze contrapposte con occhio attento, senza mai scordare il tema, a lui caro, del razzismo. Sullo sfondo di un mondo governato dallo spauracchio di Hitler e Mussolini, dalle truppe spagnole e dal peso delle politiche internazionali, sfila una galleria di personaggi famosi, ma soprattutto di cittadini e soldati incontrati per caso e impossibili da dimenticare.
| C’erano i parchi e le spiagge, la musica e le danze, i cannoni antiaerei che facevano fuochi d’artificio nel cielo ogni notte, e traccianti che si inarcavano nell’aria come luci pirotecniche mentre le bombe di Franco illuminavano il porto. | L. H.
TRADUZINE E PREFAZIONE: Nicola Manuppelli
PREFAZIONE: William J. Harris
PAGINE: 180