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1° ottobre 1946 si chiudeva il processo di Norimberga. Un evento che ha travalicato gli aspetti processuali e giuridici assumendo nel tempo – e questo era proprio uno degli obiettivi degli ideatori – il ruolo di icona della giustizia che sconfigge il male e punisce i cattivi. Nel volume ricostruiamo gli antefatti che portarono gli alleati a studiare, fin dal 1943, e poi realizzare, il percorso per costituire un Tribunale Internazionale Penale che avrebbe giudicato, alla fine della guerra, i responsabili di uno sterminio mai neanche immaginato nella storia dell’umanità intera. Presentiamo tutti i protagonisti del processo e la dinamica dei fatti che hanno caratterizzato il percorso procedurale fino all’esecuzione della condanna a morte di molti degli imputati, avvenuta il 16 ottobre 1946.
| Il mattino del 20 novembre 1945, a sei mesi di distanza dalla fine della Seconda Guerra Mondiale, tra le macerie di una città spianata dai bombardamenti aerei, si apriva la più grande assise della storia. Un atto di accusa di 25.000 parole, oltre 400 udienze, 22 imputati, 12 condanne a morte, 3 ergastoli e decine di anni di reclusione: questo in cifre il bilancio di un processo che non aveva mai avuto l’eguale. In aula fu pronunciata una parola allora quasi sconosciuta: genocidio. | R.R.
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