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L’Irlanda rurale di fine Ottocento era un luogo duro in cui essere giovani e muovere i primi passi nel mondo adulto. Fortemente cattolica, povera, lontana dai grandi centri urbani della cultura e del divertimento. I racconti della presente raccolta parlano di queste nuove generazioni di giovani che a cavallo tra Ottocento e Novecento si sono trovati di fronte a un grande bivio: restare in Irlanda, tra gli affetti e i luoghi natii, condannandosi però a una vita di fatica e di povertà, oppure fuggire e tentare la fortuna negli Stati Uniti. Una vita nuova all’insegna della libertà ma che li avrebbe condannati a una perenne nostalgia di casa.
| Nel momento in cui vi mise piede, provò quell’emozione di essere a casa che non aveva sentito nel suo paese natio, e si domandò perché l’odore del bar gli sembrasse più naturale dell’odore dei campi, e il rombare della strada gli desse un benvenuto più caloroso del silenzio sulla riva del lago. | G.M.
A CURA DI: Silvia Lumaca
PAGINE: 160