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La vita di padre Francesco Saverio Brunani da Fiorenzuola, Cappuccino, ha percorso tutto l'Ottocento dai moti aurorali dell'Unità Italiana del '31 al crepuscolo del '70. Soprattutto fu partecipe di quegli anni, 1859-1866, brevi, ma intensi, in cui pareva possibile ogni cosa, in cui i miracoli parevano sortire dalla buona volontà degli uomini per quella rara, quasi impossibile concordanza di propositi tra popolo e classi dirigenti, che realizza appunto le grandi e durature trasformazioni epocali della società.
La biografia del cappuccino riflette questa trasformazione epocale della società nella quale crede, ma nel dilacerante conflitto tra una profonda vocazione religiosa ed una cosciente comprensione civile. Conflitto interiore tanto più difficile da risolvere per il candore con cui vive entrambe le professioni, religiosa e civile, per cui si acqueta nella rinuncia, abbandonandosi all'obbedienza con l'esclusiva dedicazione di se alla vita monastica: “Tutto che la mia mente non mi persuadesse di aver errato”. Una biografia esemplare e paradigmatica per tutti i religiosi che vissero quel quinquennio, credendo possibile di coniugare fede ed amore di patria, carità cristiana e virtù civili, l'integralità di essere buon cattolico e buon cittadino.
Per questi religiosi, scrive Arturo Carlo Jemolo, “il Risorgimento Italiano fu dramma interiore, di laceramento, contrasto di affetti. Occorreva loro avere calda fede per sperare in una felice conclusione, in un Italia unita e benedetta dal Ponteἀce, che in effetti questi uomini di buona volontà non sarebbero giunti a vedere”.
“La Provvidenza, quasi giocando drammaticamente negli avvenimenti – scriverà cent'anni dopo il futuro Papa Montini – tolse al papato la cura del potere temporale perché meglio potesse adempiere la sua missione spirituale nel mondo”. Padre Brunani, per averlo detto – credendo nella provvidenzialità dei fatti di allora – nella predica del 19 marzo 1860 in San Prospero di Reggio Emilia, fece vent'anni di esilio, e tanti altri religiosi e laici con lui vissero l'angoscia di una Patria dissociata dalla Chiesa, credendo in entrambe.
Gabriele Brunani
Docente di ragioneria, ha pubblicato un volume sulla storia della ragioneria, redatto in collaborazione coi propri alunni coi quali ha realizzato numerose ricerche di ragioneria applicata ai casi aziendali, pubblicati da Parma Economica, tra cui l'analisi dei Bilanci del Giornale. Ha raccolto tutta la ricca documentazione dei “ferri battuti” di Salsomaggiore, con testo di Maurizia Bonatti Bacchini, ordinando in un CD-Rom i materiali. Si è dedicato da cinque anni alla scoperta e raccolta della documentazione sull'avo, Padre Francesco Saverio Brunani da Fiorenzuola, mettendo in luce il contesto della ricca seppur trascurata presenza del clero “nazionale e liberale” nell'auroralità del Risorgimento Italiano, in cui ha vissuto la propria esistenza il padre predicatore Cappuccino, tra la profonda fede religiosa che lo animava e l'altrettanto ardente amor di patria che voleva professare.