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Quando Lauritzen arrivò a Vigatto, la Repubblica Sociale Italiana era in via di costituzione; il fascio repubblicano si costituì soltanto nel dicembre e con un minor numero di aderenti, mentre il podestà sembra che continuasse a essere il podestà della città di Parma, a cui il comune di Vigatto era stato temporaneamente annesso dal fascismo. Tuttavia, nel complesso, emerge anche dalla testimonianza di Lauritzen la fragilità dell’impianto e del radicamento della RSI.Grazie ai suoi precedenti di ufficiale e alla stima che raccoglie fra gli uomini del distaccamento Matteotti, un distaccamento composto quasi esclusivamente di giovani (soprattutto cattolici) della zona di Vigatto e a cui egli resterà anche in seguito particolarmente legato, poco dopo ne diviene comandante. Nel movimento partigiano, Lauritzen salirà rapidamente i vari gradi: capo di stato maggiore della IV Brigata Giustizia e Libertà, col grado di comandante di battaglione (senza però avere funzioni dirette di comando); poi vice comandante e infine comandante della brigata.
« La prima edizione di questo libro “Cammina fratello… cammina” è stata sottovalutata, forse per quel tanto di romanzato che lo pervade, questa edizione esce sfrondata dalle meditazioni dell’autore sui tormentati rapporti con la religione che egli intrattenne durante questo periodo, e diradata la parte romanzesca, esso fornisce invece una nutrita quantità d’informazioni sulla resistenza parmense »
Dalla nota introduttiva di Fiorenzo Sicuri
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