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Questo testo – pubblicato originariamente nella raccolta Twelve men – è un lungo ricordo del fratello Paul, famoso autore di canzoni della fine dell’Ottocento, primo editore dello scrittore americano (gli affidò il mensile della casa editrice), artista prolifico e generoso, che lavorò nel vaudeville e che introdusse lo scrittore americano nella Broadway dell’epoca. Ancora una volta, come in tutta l’opera di Dreiser, ecco la parabola del sogno americano, le ombre che succedono alla luce, e soprattutto le insidie del capitalismo. Uno scritto autobiografico che ci restituisce uno degli autori più influenti e meno celebrati del secolo scorso. Da questo racconto fu tratto, nel 1942, il film My gal Sal.
| Ah, Broadway! Broadway! E tu, mio buon fratello! Ecco il racconto che volevi che scrivessi, questa piccola testimonianza alla tua memoria, un pallido riassunto di tutto ciò che penso e sento. Dove sono le migliaia di storie per cui ho riso, la musica, le luci, le canzoni? | T.D.
TRADUZINE E POSTFAZIONE: Nicola Manuppelli
PAGINE: 84