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Nel 1961, quindici anni dopo il processo di Norimberga, a Gerusalemme si celebrò lo storico processo ad Adolf Eichmann. L’allora giovane Stato d’Israele, nato solo nel 1948, volle con tutte le sue forze celebrare il processo davanti a una Corte di giustizia ordinaria, per dimostrare al mondo cosa fosse stata la Shoah.
Un processo storico, dunque, che segnò un discrimine fondamentale poiché solo successivamente alla sua celebrazione si posero i pilastri per la costruzione memoriale della Shoah in Israele e in Europa.
Eppure, nonostante l’importanza, il processo ancora oggi è assai poco conosciuto nelle sue mille pieghe, nei suoi mille risvolti, e, soprattutto, nelle sue mille e mille storie. In questo volume sono raccolte le storie degli ebrei italiani, dei nazisti che in Italia operarono e, in fondo, dell’Italia intera.
Una miniera inesauribile di informazioni e di documenti mai tradotti prima. Atti giudiziari, verbali delle udienze, deposizioni dei testimoni raccolte da oscuri cancellieri nelle aule dei tribunali: insieme costituiscono un testo talvolta inimitabile, scarno ed essenziale, lontano dal registro letterario, ma spesso denso di un’espressività e di una suggestione che mozzano il respiro.
Tra i tanti materiali e documenti – tutti qui tradotti per la prima volta in italiano – si segnala in modo particolare la lunga deposizione inedita di Herbert Kappler. In appendice due deposizioni rese da Primo Levi, l’una nel 1960 e l’altra nel 1971.
<< Nel settembre 1943 le cose cambiarono radicalmente. Fu allora che i Tedeschi assunsero il controllo dell’Italia. Iniziarono le persecuzioni e così i nostri vagabondaggi: per persone come noi, era molto difficile trovare un posto sicuro. Nel frattempo, le autorità tedesche avevano annunciato che chiunque avesse aiutato un Ebreo, sarebbe stato considerato un traditore e sarebbe stato condannato a morte.
H. Cassuto Campagnano >>
PAGINE: 224
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