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“La Statistica – per Napoleone – è lo specchio delle ricchezze presenti e future di uno Stato”, con questa citazione Rabbeno introduce la monografia su Salsomaggiore che sarebbe piaciuta a Melchiorre Gioja, il padre della statistica moderna “napoleonica” in Italia.
Il taglio della ricerca di Rabbeno, lo stretto legame tra aspetti geografici e fisici del territorio, demografici, economici e culturali sono conferma dell’insegnamento del piacentino, pronto a l’ottimo che la realtà può suggerire, il senso di libertà che pretende la ricerca. Non manca in Rabbeno l’accenno ai tempi cambiati con l’Unità d’Italia che, forse, potranno far tendere al meglio la realtà indagata, con l’ottimizzazione, che la conoscenza consente, di tutte le risorse disponibili, per marcare la differenza tra l’inferno che i poeti descrivono nella Salsomaggiore degli ergastolani forzati alle saline agli inzi dell’800 e la Salsomaggiore dei bagni salso-jodati che rivaleggia con le terme Reali d’Europa nella stagione trionfale del Liberty:
Fame, fumo, fetor d’infernal loco
Orror, vizio, miseria han qui la sede,
Questa è Salsomaggiore che t’ho descritto.
Luigi Granelli
Loco funesto, dove infra ritorte
Per via di fame, di stenti, di guai
A lenti sorsi bevon lenta morte
Gaetano Parolini.
Il termine statistica (da status) fu introdotto nel XVIII sec. da G. Achenvall (1719-1772), professore a Gottinga, per definire la branchia della scienza politica che si occupa di descrivere le cose dello Stato con la costruzione e l’analisi della tavole numeriche che riportano le serie di dati economici e demografici raccolti, che vi si riferiscono.
Melchiorre Gioja in età napoleonica ha dato respiro sistematico, cercando le fondamenta filosofiche della scienza e realizzando delle monografie, che restano un modello di ricerca. La parola “stato” indica una idea comune a oggetti disparatissimi e significa “la somma delle qualità che caratterizzano una cosa nell’istante in cui viene osservata”, partendo dalla descrizione topografica dei luoghi, secondo una logica descrittiva.
Tra le opere teoretiche di Gioja ricordiamo i Vantaggi della Statistica e la Filosofia della statistica del 1826, ma soprattutto le sue monografie sul dipartimento dell’Agogna, dell’Olona, del Mincio, del Lario e dell’Adda.