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Jesse si è diplomato, e ora con una valigia di cartone trova il coraggio di lasciare il West Virginia e attraversare il Tug River per avventurarsi nel Kentucky. Lì si ritrova ad assistere a una funzione evangelica e, mentre i fedeli toccati dallo Spirito Santo emettono grida di estasi, si ricorda di come i suoi concittadini gli raccomandassero sempre di non andare mai sull’altra sponda del fiume, abitata da presunti mangiatori di bambini. E ora si trova proprio lì, a gridare con quei cannibali.
In un vortice di disavventure, sballottato fra l’amore le ragazze e lo stupore per il prossimo, Jesse continua imperterrito la ricerca di quella libertà e di quel futuro che esistono solamente lontano dal mondo in cui è cresciuto.
Con questo secondo volume della trilogia di Crum – a metà strada fra Il giovane Holden di J. D. Salinger e Corri, coniglio di John Updike – di nuovo Maynard ci trascina con sé in un viaggio rocambolesco.
| Il mio posto nel mondo era lontano e sperduto, nelle nebbie della distanza e del tempo, un luogo così nobile, luminoso e rarefatto che avrei avuto difficoltà anche solo a respirarne l’aria. Un luogo che non avevo mai visto e di cui non conoscevo il nome. | L. M.
Traduzione: Nicola Manuppelli
Pagine: 332