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La Terra Santa: il viaggio in Medio Oriente, e in modo particolare in Palestina. Mark Twain deplora insistentemente la miseria e lo squallore palestinese, evidentemente ignorando come la fine della Guerra civile avesse prodotto un abbattimento del prezzo mondiale del cotone. Tutto è miserabile e angusto in Palestina, e il giovane MT che da bambino s’era fatta un’idea grandiosa dei luoghi biblici, in Terra Santa ha una delusione appresso all’altra. E nemmeno nella Città Santa di Gerusalemme lo scetticismo di MT si placa: pur rivelando una sincera riverenza per il luogo della crocifissione, MT manifesta invece il suo scetticismo verso l’artificiosa identificazione di tutti quei luoghi sacri in cui non avverte ‘nulla di genuino’. Insomma MT torna a casa con una Bibbia diversa in alcuni suoi dettagli geografici e antropologici, grazie al confronto con la Palestina moderna.
| Da queste parti ci si sente costantemente come se si vivesse più o meno nell’anno 1200 a.C. – o ancora prima, al tempo dei patriarchi. Si è circondati dallo scenario della Bibbia – la stessa gente, con stesse vesti fluenti e gli stessi sandali – la stessa impressionante solennità religiosa e lo stesso silenzio che aleggiano sul deserto, ed ecco che all’improvviso, in uno scenario simile, arriva questo fantastico assembramento di yankee dagli occhiali verdi. | M. T.
TRADUZIONE DI: Livio Crescenzi
PAGINE: 264