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Yekl è arrivato da qualche anno ed è già disperatamente ‘americanizzato’, nel vestire e nel modo di parlare – passioni sessuali comprese – quando si vede arrivare tutt’a un tratto la giovane moglie che aveva lasciato in Russia, che ancora è in tutto e per tutto un’ebrea ortodossa, timorata di Dio, con tanto di parrucca.
Ma la storia di Yekl è anche il racconto del mondo dei sarti nel ghetto di New York, animato da ebrei da poco sbarcati negli Stati Uniti.
Uno spaccato affascinante e imperdibile delle mille luci dell’ebraismo in America.
| Nei tre anni sul suolo americano aveva vissuto assai più di tre anni – anzi più dei ventidue anni della sua vita precedente – tanto che il suo passato gli sembrava come una sorta di sogno, che non voleva né bandire dalla memoria né era in grado di riconciliare con la realtà. | A. C.
A CURA DI: Livio Crescenzi
PAGINE: 156